Sicurezza

La sicurezza nelle scuole tutela la salute dei lavoratori e degli studenti.

Tipologia

Regolamento

Descrizione estesa

Per le istituzioni scolastiche ed educative la vigente normativa sulla sicurezza prevede l’applicazione delle stesse norme che valgono per i luoghi di lavoro.

L’obbligo di adeguare le scuole alle prescrizioni europee in tema di salute e sicurezza nasce da una duplice esigenza: quella di ottenere una ”scuola sicura” e quella di divulgare una ”cultura della sicurezza” proprio nell’ ambiente in cui vengono formati i lavoratori del futuro. La scuola infatti non può esimersi, in quanto istituzione, dal costituire un momento propulsivo per la condivisione dei valori di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli edifici scolastici e la prevenzione incendi

La normativa per la prevenzione incendi applicata alle scuole prevede che gli edifici scolastici non siano ubicati in luoghi potenzialmente pericolosi e a rischio di incendio o esplosione.

La progettazione della struttura deve prevedere il passaggio di mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, delle uscite indipendenti nel caso il complesso scolastico sia composto da ambienti distinti ma adiacenti e i materiali di costruzione devono garantire la resistenza al fuoco.

Esistono poi degli spazi considerati particolarmente a rischio per via delle attività che vi si svolgono: spazi per esercitazioni, per depositi, tecnologici, per attività parascolastiche, mense. In questi casi esistono vere e proprie tabelle di riferimento per accertare che il dimensionamento degli spazi, gli impianti e i materiali impiegati nella costruzione siano a norma.

criteri di affollamento degli ambienti, in generale, devono attenersi a dei canoni di riferimento e le vie di uscita devono essere organizzate su un sistema dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile. Il numero delle uscite dai singoli piani non deve essere inferiore a due le uscite devono essere poste in punti ragionevolmente contrapposti.

Per la gestione ottimale delle situazioni di emergenza, le scuole devono essere dotate di un impianto elettrico di sicurezza, di un sistema di allarme a campanelli che richiami l’attenzione con un particolare suono (per alcune tipologie di edifici scolastici è richiesto anche un impianto di altoparlanti e di idonei mezzi antincendio come la rete idranti, gli estintori, la segnaletica di sicurezza e sistemi di rilevazione ed estinzione incendi.

La sicurezza alimentare nelle scuole

L’autocontrollo alimentare nelle mense scolastiche è fondamentale per la tutela della salute degli studenti. Per garantire la corretta applicazione delle norme igienico-sanitarie in ambito scolastico la Comunità Europea ha emanato importanti regolamenti volti ad assicurare un alto livello di sicurezza e igiene degli alimenti e a guidare il personale scolastico addetto alle mense nella corretta applicazione del sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), di cui è responsabile, secondo la normativa, il Dirigente scolastico.

Le norme che regolamentano la produzione, la conservazione e la distribuzione degli alimenti destinati al consumo umano, proteggono il cibo dai rischi di contaminazione (sia essa fisica, chimica o biologica) preservando la salute del consumatore finale.

Attraverso l’autocontrollo alimentare devono essere garantite le condizioni igieniche delle strutture in cui avviene la lavorazione del cibo e dei macchinari con i quali questo viene trattato. Il personale è inoltre tenuto a osservare un rigido comportamento che tuteli la salubrità del cibo, compreso l’utilizzo di guanti e accessori di protezione.

Nelle scuole che dispongono del servizio mensa vengono effettuati controlli periodici da parte delle Aziende Sanitarie Locali o dai NAS (Nucleo Anti-Sofisticazioni) che richiedono un manuale di autocontrollo alimentare in regola con la normativa.


In ottemperanza a quanto disposto dal D L. n. 81/2008 il personale docente e non docente del 1° Istituto Comprensivo è stato destinatario di diverse attività di formazione ed informazione ai sensi degli articoli 36 e 37 del citato Testo unico sulla sicurezza nei luoghi del lavoro.
Nello specifico:

A – n. 8 h di prima formazione a.s. 2012-2013

  1. Piano di emergenza
  2. Norme di evacuazione (n. 12 casi)
  3. Norme di comportamento
  4. Rischi (elettrici, da incendio…)
  5. Rischio VDT
  6. Area di raccolta e luogo sicuro
  7. Cartellonistica di sicurezza
  8. Primo soccorso
  9. Prevenzione incendi

B – Test su Stress da lavoro correlato con conseguente analisi e superamento degli elementi di disturbo da stress evidenziati nel mese di Dicembre 2012 – Gennaio 2013

C –  Formazione sul campo con sopralluogo per accesso agli impianti elettrici – idrici – termici nel mese di marzo 2013

C – n. 60 ore suddivise nel Modulo A e Modulo B per conseguimento dell’attestato di ASPP nel mese di giugno 2013

D – Prova di spegnimento con l’uso diretto degli estintori su fiamma – 11 ottobre 2013

 

Organigramma “P. Virgilio Marone”

Organigramma “Aldo Moro”

Organigramma “Falcone – Borsellino”

Organigramma “H. C. Andersen”

Organigramma “M. Teresa di Calcutta”

Organigramma “G. Rodari”


CSIRT MI – Raccomandazioni e Indicazioni per la Sicurezza 26_04_2021

Organigramma Sicurezza A.s. 2020-2021

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